Come si coltiva lo zafferano: se sei interessato a coltivare lo zafferano, sei nel posto giusto. Leggendo questo articolo di spiegherò nei dettagli tutte le fasi della coltivazione di questa meravigliosa spezia. Io coltivo zafferano da 8 anni e prima di cominciare lavoravo in ufficio. Un bel giorno mi sono stancato di stare seduto davanti ad un computer, e ho cambiato la mia vita.
La prima cosa da sapere, è che lo zafferano si chiama Oro rosso, non perchè si diventa ricchi, in senso materiale, altrimenti non sarei qui a scrivere questo articolo, in casa, ma sarei su una spiaggia alle Maldive, tanto lo zafferano cresce comunque. No, la ricchezza che dona lo zafferano è interna e spirituale, per le proprietà benefiche, che dona al tuo corpo e per lo stile di vita che intraprendi lavorando la terra e seguendo i suoi ritmi.
Bene! Hai deciso di continuare a leggere l’ articolo? Perfetto allora la prima domanda è: quando si comincia?
Lo zafferano fiorisce a ottobre ma il lavoro nel campo deve cominciare a marzo/aprile con la preparazione del terreno.
Terreno per coltivare lo zafferano
Il terreno deve essere ben drenante, poco argilloso, quindi sciolto. Ovvero deve contenere terra, ma anche piccoli sassi che non lo fanno compattare. Se è in pendenza, tanto meglio così l’ acqua piovana scivolerà via più facilmente senza creare ristagni, perchè l’ accumulo di acqua nel terreno, farebbe marcire i bulbi o ancor peggio nascerebbero malattie funginee che non sono curabili. Queste malattie si propagano nel terreno, facendo ammalare tutti i bulbi. Se il tuo terreno è pianeggiante, vedremo poi come fare in modo che l’ acqua scoli via più velocemente.
Prima ho parlato di acqua piovana, perchè è l’ unica acqua che deve raggiungere i bulbi sottoterra. Lo zafferano non deve mai essere bagnato. Mai. Il motivo è molto semplice: quanta acqua devo dare? Nessuno lo sa, quindi lasciamo fare alla natura. Se piove molto, faremo in modo che l’ acqua in eccesso scorra via, se piove poco, sappi che lo zafferano non ha bisogno di molta acqua. Ecco l’ importanza del terreno drenante. In fine una cosa che non deve mancare nel terreno, è il concime. Di mucca, di cavallo, l’ importante è che sia maturo.
Attrezzi
Per coltivare lo zafferano, servono gli attrezzi. Nel mio sito, nella home page c’ è una finestra che parla degli attrezzi che uso io, perchè ho 1200 mq di terreno. Se invece hai un piccolo appezzamento, basta un una motozappa, una vanga, un decespugliatore e un rastrello.
Quindi in base alla dimensione del terreno, dovrai avere gli attrezzi adeguati. Inutile dire che se vuoi coltivare 2000 o più mq di terreno ti servirà un trattore con fresa, aratro, erpice. Ricordati comunque che la terra è bassa e ti servirà l’ olio di gomito.
Fonte: sativus.com
Preparazione del terreno (marzo/aprile)
Hai tutti gli attrezzi che servono, hai il terreno. Cosa fare ora? Comincia a vangare. Hai mai vangato la terra? Prova è il lavoro più faticoso, ma qualcuno deve pur farlo. Vangare o arare la terra serve a sciogliere, scompattare le zolle, perchè un terreno sciolto, quasi farinoso, si presta meglio ad essere piantato. Inoltre ribaltando le zolle superficiali le radici dell’ erba seccano e insieme all’ erba contribuiscono alla concimazione del terreno. Prima di vangare, aspetta che il terreno sia un po’ umido, farai meno fatica.
Ci sono 2 scuole di pensiero riguardo all’ argomento “aratura del terreno”. Al posto dell’ aratro, si potrebbe usare il ripuntatore o ripper, mentre la fresa andrebbe sostituita con l’ erpice.
Non usare diserbanti per eliminare l’ erba, perchè le sostanze tossiche che spruzzi restano nel terreno e finiscono nello zafferano. Se usi l’ aratro, potresti concimare prima, così il letame viene sotterrato automaticamente. Se invece usi la vanga, dovrai concimare dopo aver vangato. Trascorsi 2/3 mesi le zolle si saranno scompattate e mescolate al concime. A questo punto potrai utilizzare la fresa per mescolare ancor meglio la terra con il letame, e sminuzzare le parti ancora compatte. Se hai un piccolo appezzamento, (2/3 mq) puoi usare una zappa. Sicuramente qua e la sarà cresciuta un po’ di erba, ma avendo smosso la terra, sarà molto semplice estirparla. Fino a fine agosto/primi di settembre, non si piantano i bulbi, quindi fino ad allora, dovrai magari ripetere la fresatura e continuare a estirpare l’ erba.
Ultimo ma non per questo meno importante, togli i sassi grossi che impediscono di lavorare la terra, e potrebbero danneggiare le attrezzature. I sassi piccoli, delle dimensioni di una noce, non danno problemi, anzi, come dicevo prima, contribuiscono a rendere il terreno più drenante.
Acquisto dei bulbi (giugno/agosto)
I bulbi dello zafferano, per chi già lo coltiva, rimangono sotto terra fino a completa essiccazione delle foglie e quindi fino almeno alla metà di maggio. Da giugno in poi si posso raccogliere perchè sono in quiescenza ovvero a riposo vegetativo. Questa fase durerà fino a settembre più o meno, o meglio fino a quando le temperature cominceranno a calare. Quindi se vuoi acquistare i crochi è questo il momento.
Molte aziende si portano avanti già da marzo e aprono le prenotazioni. Io personalmente fino a quando non li ho tolti dalla terra, non li ho separati (grandi e piccoli) e contati, non comincio a venderli, perchè non vorrei mai dover disdire le prenotazioni. Chi li vende on line, quasi sicuramente ha grossi impianti o li importa dall’ estero. Piccola premessa: che arrivino dall’ estero, o che te li dia il tuo vicino, i bulbi sono tutti uguali. Mi spiego meglio:
I bulbi hanno varie dimensioni e vengono catalogati in base al calibro, che non è altro che la circonferenza. Un bulbo calibro 9, ha una circonferenza di 9 cm. Per esperienza personale, ti posso garantire che un bulbo calibro 9 acquistato in Italia e uno uguale acquistato in Olanda, hanno le stesse caratteristiche. Ma non è detto che facciano lo stesso numero di fiori. Quindi se vogliono venderti un bulbo calibro 10 e ti dicono che farà 5 fiori, magari al costo è di 1€, pensaci bene. Perchè ti dico questo? Perchè i bulbi che acquisti sono nati in un terreno diverso dal tuo, e, per vari motivi, clima, altitudine, precipitazioni, tipo di terreno, componenti minerali etc, quando li metti nel tuo terreno, dovranno adattarsi alle nuove condizioni. Perciò, se il primo anno non hai la fioritura che ti avevano garantito, adesso sai il motivo. Detto questo, è meglio acquistare bulbi calibro 8/9 che costino poco, anche se poi il prezzo varia da azienda ad azienda, (non più di 40 cent cad1) e pensare che il primo anno serve a fare esperienza.
Messa a dimora (settembre)
Perfetto. Hai acquistato i bulbi, ma nel paragrafo precedente non ti ho detto quanti ne servono, quindi facciamo un passo in dietro. Quanti bulbi servono per mq? Bella domanda. Le risposte sono tante, ma principalmente dipende da quali attrezzi usi per lavorare il terreno, e per quanti anni intendi lasciare i bulbi a dimora.
Perchè dipende dagli attrezzi?
Perchè se usi un motocoltivatore per fare i solchi, come faccio io, ho bisogno di lasciare almeno 1 mt tra una fila e l’ altra, per potermi muovere con la macchina. Se fai tutto manualmente, allora puoi creare 2/3 file di bulbi distanti tra loro 10/15 cm e piantare i bulbi ogni 10 cm. Il numero delle file, è dovuto al fatto che se fai più file, farai fatica a raccogliere i fiori nelle file centrali perchè sono più distanti dal piano di calpestio.
Perchè dipende dagli anni?
Perchè se decidi di togliere tutti gli anni i bulbi, puoi lasciarli anche più vicini tra loro e quindi in 1 mq ci possono stare più bulbi. Se invece li lasci 3 o 4 anni, siccome si moltiplicano ogni anno, avranno bisogno di più spazio.
P.S. Sai che se anche un bulbo non lo metti nella terra fiorisce lo stesso? Si perchè quando è stato generato dal bulbo madre, ha ricevuto tutte le sostanze chimiche necessarie affinchè potesse generare fiori e foglie. La terra servirà successivamente alle radici per trovare nutrimento e quindi generare nuovi bulbi.
Adesso arriva il bello. Hai comprato i bulbi, hai preparato il terreno, siamo a settembre e quindi è ora di piantare anche perchè qualche bulbo magari si è già svegliato e dalla camicia esterna comincia a uscire un germoglio bianco. Niente paura, tutto normale, ma stai attento a non romperlo. E’ la spata che fuoriesce da una gemma primaria che era nascosta sotto alla camicia. Questa bucherà il terreno, solleverà anche piccoli sassi e da essa usciranno foglie e fiori.
Bene. Prendiamo la zappa e creiamo un solco di 10 cm circa di profondità. Tieni a portata di mano un po’ di stallatico e mettilo all’ interno del solco. Posiziona i bulbi alla distanza stabilita e coprili usando un rastrello, con la terra accumulatasi a lato del solco. Si formerà così una lunga montagna chiamata baulatura. Fai un altro solco ad una distanza tale da poter camminare tra una baulatura e l’ altra, questo ti permetterà di passare tra le file a raccogliere i fiori ma anche a strappare l’ erba. La baulatura serve a far scivolare via l’ acqua piovana.
Se decidi di fare 3 o 4 file vicine, è meglio scavare con un badile un solco più largo. Lo coprirai buttandoci sopra la terra che avevi accumulato ai lati. La baulatura che si forma in questo caso sarà più larga ma potrebbe risultare piana (simile ad un altopiano) e quindi soggetta a ristagno.
Fioritura (ottobre/novembre)
Sono passati 30/40 gg dalla messa a dimora dei bulbi e non vedi l’ ora di raccogliere i fiori. Intanto che aspetti, puoi strappare un po’ di erba che è cresciuta nel frattempo. Siccome lo zafferano è una pianta che fa quello che vuole, anche la fioritura segue lo stesso principio, nel senso che un anno comincia a fiorire il 4 ottobre, un anno il 18 e così via. In Sardegna viste le alte temperature comincia a novembre.
Diciamo che dai primi gg di ottobre tutte le mattine sono buone per vedere i fiori, che vanno raccolti prima che si aprano per non deteriorare la spezia. Se piove si raccolgono lo stesso, non si possono lasciare in campo, perchè ieri sera ho fatto tardi e questa mattina dormo. L’ agricoltura ha le sue regole. Se invece vuoi fare solamente delle belle foto, allora aspetta che sorga il sole e magicamente i fiori si apriranno.
Il fiore si raccoglie tagliando lo stelo con l’ unghia del pollice premuta sull’ indice. In pratica usi le due dita come una tenaglia. Quindi se mangi le unghie hai un buon motivo per smettere.
Riposo invernale (dicembre/giugno)
Cosa fare dopo la fioritura? Si può distribuire un po’ di stallatico in pellet sopra le baulature (poco) e lasciare che le foglie verdi dello zafferano crescano fino a raggiungere i 50 cm. Se alcune foglie seccano completamente, nei mesi tra novembre e marzo, vuol dire che il bulbo era malato e non puoi farci niente. Un altro sintomo di malattia funginea, è il prolungamento della spata bianca che non fa fuoriuscire i fiori. In questo caso ti consiglio di togliere il bulbo dal terreno.
Nel mese di aprile puoi strappare l’ erba cresciuta sulle baulature, facendo attenzione a non strappare le foglie dello zafferano. E’ un lavoraccio. Io che ho molte baulature, aspetto giugno, quando le foglie sono seccate completamente e taglio tutto col decespugliatore.
A giugno le foglie sono completamente secche e per capirlo basta prenderne alcune con la mano. Se tirando leggermente si staccano dalla terra, bene, altrimenti lasciale ancora qualche giorno. Questo ti aiuta a capire se è il momento di raccogliere i bulbi o no. Se vuoi raccoglierli. Se invece li vuoi lasciare anche per l’ anno successivo allora devi solo tenere pulite le baulature dalle erbe infestanti. Nei mesi trascorsi, i cumuli di terra si sono quasi appiattiti, quindi con un badile o un rincalzatore se usi il trattore, devi ricreare i pendii sulle file, in modo da eliminare sempre l’ acqua piovana.
Se invece decidi di togliere i bulbi, con una paletta scava in prossimità delle foglie, ed estrai dalla terra tutti i bulbi piccoli e grandi. Non lasciarli al sole troppo a lungo. Se la terra era un po’ bagnata, falli asciugare e puliscili bene. Poi separali per misura e conservali in un locale buio e asciutto. Li ripianterai a fine agosto.
Potrai fare 2 nuovi impianti: 1 con i bulbi da fiore ovvero quelli con un calibro uguale o maggiore di 7/8 cm e 1 con i bulbi piccoli che a ottobre non daranno fiori ma cresceranno comunque e daranno vita ad un bulbo più grande l’ anno prossimo.
Trattamenti fitoterapici
Quando hai acquistato i bulbi, ti avevano detto che erano stati trattati con il rame per proteggerli dalle malattie funginee. Questo è corretto ma non del tutto, perchè il trattamento con il rame, viene fatto quando il bulbo è in quiescenza, pertanto non è un trattamento sistemico, ovvero che viene assorbito dalle foglie ed entra nel sistema linfatico. E’ solo un trattamento di copertura ovvero che potrebbe proteggerlo da funghi esterni che attaccano il bulbo quando è sottoterra. Ecco perchè nonostante il trattamento, alcuni bulbi sono marciti o con la crescita delle foglie ti sei accorto che erano malati.
Io non ho mai fatto trattamenti con il rame proprio per il motivo che ti ho appena spiegato.
Conclusione
Ti ringrazio per aver letto fino qui la mia guida alla coltivazione dello zafferano basata sulla mia esperienza. Non è completa, quindi se preferisci, puoi mandarmi un messaggio, se qualcosa non è chiaro, oppure (cosa migliore) venire a trovarmi in azienda, che non costa nulla.
0 Comments